La struttura dell'edificio
L’edificio sorge nella parte bassa della cittadina friulana, nel chiostro dell’Ospedale vecchio, già convento dei Domenicani. Risale al 1678 il primo documento notarile con il quale la Comunità di San Daniele autorizzava i padri Osservanti di San Domenico a costruire un edificio annesso al santuario di Madonna di Strada: le sue dimensioni rispecchiavano all’incirca quelle attuali: 3 piani suddivisi in 60 spazi tra celle, camere, solai, granaio, cortile, orto e brollo (frutteto).
I Domenicani utilizzarono il convento per circa un secolo (1770); successivamente fu acquisito dalle Monache Servite (1773); con la venuta di Napoleone nel 1805 e la soppressione di tutte le corporazioni religiose, venne a cessare la destinazione d’uso per la quale il manufatto era stato edificato.
Tra il 1811 e il 1866 la famiglia Ciconi di San Daniele fu proprietaria della struttura che, messa all’asta, divenne proprietà dell’Ospedale di San Daniele. In tale occasione l’edificio fu oggetto di importanti interventi di ristrutturazione funzionali alle nuove esigenze; i lavori si susseguirono durante i primi decenni del Novecento trasformando radicalmente l’aspetto originario.
Negli anni Novanta venne approvato un nuovo progetto di restauro, curato dall’architetto Giovanni Avon, grazie al quale la struttura ritornò, almeno in parte, agli antichi splendori, a seguito della riscoperta dei grandi archi del portico d’ingresso e del chiostro – precedentemente murati – e del ripristino di altre parti architettoniche.
Ingresso - Pianoterra
C'era una volta
Una galleria di ritratti raffiguranti gli ospiti del convento prima della sua trasformazione in ospedale.
Secondo piano
Personaggi illustri
Lasciti importanti documentano la presenza di artisti locali e di cittadini generosi ed appassionati.
Secondo piano
Sezione ebraica
Gli ebrei a San Daniele tra il XI e il XX Secolo hanno avuto un ruolo importante nella comunità locale.
Ingresso - Pianoterra
Etnografia
Ampi spazi sono destinati alla presentazione di testimonianze relative all’artigianato e alle attività agricolo che caratterizzarono l’area fin dai secoli antichi.
Secondo piano
Arte sacra
L’invidiabile patrimonio artistico di San Daniele, sapientemente espresso nella Chiesa di Pellegrino da Pordenone, è costituito anche dalle opere provenienti dal territorio.
Secondo piano
Archeologia
La Storia di San Daniele e della Collinare si coglie grazie alle numerose testimonianze di vita quotidiana raccolte attraverso scavi archeologici, ricerche di superficie e consegne da parte di privati.